26 dicembre 2008

Crisi a tavola??? Nemmeno per sogno!!

Meno caviale, ostriche, salmone e champagne. Più bollito, cappelletti in brodo, pizze rustiche. Valgono 2,5 miliardi di euro i cibi e le bevande che sono stati consumati a tavola da oltre 23 milioni di famiglie tra il cenone della vigilia e il pranzo di Natale, che per nove italiani su dieci sono stati trascorsi a casa con parenti o amici. È questo il bilancio stimato dalla Coldiretti sui consumi alimentari delle festività, mentre la Cia (la Confederazione italiana degli agricoltori) conferma che non c'è stato alcun crollo nei consumi alimentari: a Natale la crisi, almeno a tavola, non si è vista. Per la Cia per imbandire i cenoni di Natale gli italiani hanno speso ancora di più: poco oltre i 3 miliardi di euro. Tra la vigilia del 24 dicembre e per il pranzo del 25 dicembre i consumi alimentari degli italiani hanno registrato un calo, in quantità, appena apprezzabile: tra l'1 e l'1,5 per cento. Mentre la spesa, in termini monetari, a causa degli aumenti dei prezzi, è aumentata dell'1,8 per cento rispetto allo scorso anno. Consumi che, comunque, hanno visto affermarsi ancora la tradizione e il «made in Italy» a discapito di prodotti come il salmone, le ostriche, il caviale, la frutta esotica che si sono venduti con il contagocce. La spesa alimentare - secondo le stime della Cia - è stata così ripartita: in 1,1 miliardi di euro per carni e pesce, di 600 milioni per primi piatti e per il pane, di 450 milioni per dolci (con panettoni e pandori che hanno fatto la parte del leone); 400 milioni per vini e spumanti (per il 94 per cento italiani) , 300 milioni per formaggi e salumi (molti dei quali a denominazione di origine) e 180 milioni per frutta fresca o secca. E non è stato un Natale opulento, ma neanche tanto «freddo» anche per la Coldiretti: gli italiani non hanno rinunciato a festeggiare a tavola, anche se gli acquisti, rispetto agli anni passati, sono stati molto più oculati con l'abbandono delle mode esterofile pagate a caro prezzo. La maggioranza delle tavole sono state imbandite con menù a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata - sottolinea la Coldiretti - in oltre 900 milioni di euro per carni o pesce, di 400 milioni per primi piatti e condimenti, di 500 milioni per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 300 milioni per vini e spumanti, 200 milioni per salumi e formaggi e 200 milioni per frutta fresca o secca.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Molti forse hanno rinunciato al viaggio e si sono riuniti in casa ... comunque si, anch'io posterò qualcosa che sembra tradire la crisi ...

articolo21 ha detto...

E vabbè... almeno a tavola... fateci spendere due euro :)

Anonimo ha detto...

Ti aspetta un premio nel mio blog, passa a ritirarlo se ti va!! Ciao.

http://indimenticabilenuvola.blogspot.com/2008/12/premio-dardos.html