26 febbraio 2009
C'è chi dice No! al Nucleare
Non vogliamo il nucleare in Piemonte»: lo afferma la presidente della Regione, Mercedes Bresso, ricordando che il Piemonte ha scelto di puntare sulle energie rinnovabili, investendo 300 milioni di euro fino al 2013. «Il nostro no al nucleare - sottolinea Bresso - riguarda anche lo scenario economico, non solo quello ambientale. Il Piemonte ha iniziato un cammino nella direzione delle energie rinnovabili un anno fa, producendo così opportunità di lavoro e miglioramento della qualità del territorio». «La cultura energetica del Paese - asserisce Bresso - è approssimativa. Dobbiamo fare uno sforzo collettivo per incidere nelle culture formative e di ricerca, costruendo un pacchetto di strumenti culturalmente adeguato agli obiettivi delle sfide che ci siamo proposti. La criticità dell’insicurezza intrinseca della filiera tecnologica, la difficoltà a reperire depositi sicuri per le scorie radioattive, la connessione tra nucleare civile e militare e l’aumento delle disuguaglianze tra paesi tecnologicamente avanzati e paesi poveri sono argomenti a cui il governo non ha mai dato risposte chiare». Non esistono - aggiunge Bairati - soluzioni semplici a una questione tanto complessa. Una risposta è dare impulso alla ricerca e investire sui cervelli. Attualmente il Piemonte importa nove milioni di euro di fonti fossili (l’l’Italia ne importa 70 milioni) e l’89% dell’energia che utilizza. Ogni miliardo che riusciremo a trasferire su fonti rinnovabili ci darà non solo energia pulita e un ambiente migliore, ma anche nuove opportunità di lavoro. Ma Raggiungere una maggiore indipendenza dal petrolio - conclude - è possibile se il progetto è condiviso da tutti».
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2 commenti:
no al nucleare, si alle energie alternative
NO al nucleare.... l'abbiamo già sottoscritto nel 1987. Le strade da prendere ed investire i miliardi sono altre.....
orgoglioso di essere piemontese
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