8 aprile 2009
Pizzo sugli sfollati
Sarà anche «una goccia nell'oceano», come dicono gli stessi sfollati che fanno avanti e indietro tra gli alberghi sulla costa e L'Aquila, ma non far pagar loro il pedaggio dell'autostrada poteva essere una buona idea. Alcuni di loro sono in giro senza un euro e i motivi sono chiari a tutti. Per ora l'idea non è venuta a nessuno e così oggi è cresciuta la protesta da parte delle persone coinvolte in questo avanti indietro che non è una vacanza. Sono già migliaia le persone che hanno dovuto lasciare le case nell'Aquilano e nei paesi della Piana di Navelli e si sono trasferite sulla costa. La tratta dell'A25 tra Bussi e Pescara è sempre più battuta. Un fatto che «al di là dell'aspetto economico - commentano alcuni residenti del comune di Navelli - rallenta il traffico a ridosso dei due caselli autostradali». Le famiglia di Federica Di Matteo in totale conta 15 persone. Si sono divisi in alberghi tra Roseto, Pineto e Pescara. Abitavano a L'Aquila: una casa praticamente distrutta e l'altra danneggiata «sempre che la scossa di martedì non l'abbia buttata giù». Hanno dovuto affrontare problemi seri: il primo è stato quello di prendere quel che si poteva e trasferirsi in un albergo del litorale. Da due giorni vanno avanti e indietro, per vedere quello che resta delle loro abitazioni e prendere le altre cose necessarie, abbandonate durante i momenti del terrore. «Ma dobbiamo fare l'autostrada non solo per queste ragioni - aggiunge Federica Di Matteo. C'è una mia parente che fa il vigile a L'Aquila e lei quindi deve tornare a lavorare in città. Oppure il mio compagno è un sindacalista e anche lui deve essere in ufficio, che per fortuna è rimasto in piedi». Insomma togliere il pedaggio poteva essere una buona idea. Forse dovuta. Autostrade per l'Italia spiega che i pedaggi sono tasse a tutti gli effetti e che quindi le esenzioni vanno decise dalle autorità politiche. L'idea allora poteva venire in mente a loro. Secondo alcune testimonianze, questa mattina i casellanti della stazione di Bussi hanno chiesto il pagamento del pedaggio a mezzi di soccorso e delle forze di polizia. Ma l'Autostrada dei Parchi ha smentito categoricamente: «Non è possibile che i mezzi di soccorso accreditati abbiano pagato un pedaggio, perché è il codice della strada che li esenta - spiega il direttore del personale e gestione dell'azienda Antonio Petriello -. Ci sono disposizioni chiarissime, e in questi giorni siamo stati in contatto con la Protezione Civile per "allargare" le maglie il più possibile». Diversa è la situazione per il traffico degli eventuali sfollati verso la costa, il cui numero in entrata è aumentato in modo esponenziale da martedì pomeriggio: «Non abbiamo avuto disposizioni in merito se esentarli dal pedaggio, ma anche se gli sfollati verso gli alberghi della costa dovessero dichiararsi come tali sarebbe comunque una situazione complessa»
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