
Fu Bernando Provenzano a tradire Totò Riina e consegnarlo alla polizia. Lo ha detto Massimo Ciancimino, che sta rilasciando dichiarazioni spontanee ai magistrati nell’aula bunker del carcere di Pagliarelli. «Il boss indicò ai carabinieri la zona esatta del nascondiglio in cui trascorse l'ultima parte della latitanza Totò Riina» rivela il figlio di don Vito. Provenzano avrebbe dunque «venduto» il boss corleonese: circostanza che confermerebbe che, a una prima fase della trattativa ne sarebbe seguita una seconda con un nuovo interlocutore. Ciancimino ha raccontato che, nel periodo delle stragi mafiose del '92, l'allora capitano del Ros Giuseppe De Donno gli consegnò delle mappe di Palermo, chiedendogli di darle a suo padre e sperando di avere un contributo utile per l'arresto del boss latitante. Don Vito avrebbe trattenuto una copia delle mappe e un'altra l'avrebbe affidata al figlio perché la consegnasse a un uomo di fiducia del geometra Lo Verde, nome con cui l'ex sindaco indicava Provenzano. L'uomo del capomafia avrebbe poi restituito a Ciancimino la mappa con un cerchio proprio sopra la zona del quartiere Uditore in cui si nascondeva Riina. La cartina fu poi consegnata ai carabinieri e nel gennaio il boss '93 finì in manette.
2 commenti:
Adriano
Hai visto anche tu lla fiction nella tv? io l'ho seguita dall'inizio,
la adoro, gli attori sono bravissimi, voglio, pretendo di conoscere la storia del mio paese,
anche quella brutta, anche quella vergognosa.
non ci si può difendere senza la conoscenza.
l'ignoranza è epricolosa, fa germogliare i semi della mafia.
l'importante è informarsi, chi è giò abbastanza grande da farlo lo faccia, chi è piccolo si affidi ai genitori che hanno il sacrosanto dovere di spiegare ai propri figli cosa significhi quello che stanno vedendo. e questo dovrebbe essere fatto sempre, non solo davanti a riina.
certe cose si devono sapere, si devono VEDERE, per rendersi conto o almeno provare ad immaginare cosa significhi vivere in un paese con una piaga come quella della mafia.
cosa significa realmente la parola eroe, che non è un super uomo con poteri straordinari, ma uomini comuni come Borsellino, falcone, Giuliano, Chinnici, uomini con un coraggio commovente, uomini che sono stati abbandonati,
che non dovevano essere lasciati soli nella loro lotta.
è un sacrosanto dovere di tutti sentirsi chiamati in causa, provare anche un po' di vergogna per quello che è stato fatto,
senza mai perdere però la speranza che le cose possano cambiare.
con questo aggiungo un pensiero per i ragazzi di locri, che questo coraggio ammirevole l'hanno trovato. grazie ragazzi. e grazie alla taodue per queste fiction meravigliose. è grazie alla fiction su Borsellino che ho scoperto queste persone straordinarie, la loro voce mi riecheggia nella mente tutti i giorni. ed è questo il modo per tenerli sempre vivi.
Chiedo alla parte pulita della Sicilia,che rappresenta la maggioranza,di venir fuori e dimostrare al resto d'Italia che i siciliani non sono come questi due...'picciotti',Alfio e Basetta.
I siciliani credono nella giustizia,e nel senso del dovere e sanno benissimo la distinzione tra bene e male.
sono tra i piu' legati a valori e tradizioni e vanno avanti con la convinzione e la speranza che un giorno le cose cambino.
Anche certe assurde mentalita'. I siciliani hanno le palle...e il che significa rimanere nella propria terra portando avanti ideali e comportamenti molto diversi da questi due.
E non scappano.
E non si fanno i 'cazzi degli altri',come dicono sempre questi due...poveretti,ma LOTTANO e si sacrificano per fare un piccolo passo avanti in questa atroce lotta.
I siciliani sono migliori, migliori di cio' che viene proiettato dai mass-media.
Chi ha trdito Riina poco importa l'importante che adesso non esca più dalle galera ..............
CIAO GRAZIE DI ESSERE PASSATO DA ME ...
LINA
insomma, sempre le solite facce!!!
^____________^
buona serata Adriano!!!
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