21 aprile 2011
L'alcol che fa bene all'auto
Alcol e guida al volante sono un binomio tutt’altro che etico. Eppure esiste una formula per cui mettersi alla guida di un veicolo facendo contemporaneamente uso di alcol non solo non comporta l’infrazione di alcuna legge morale o penale, ma è anche una buona pratica, perché aiuta a tutelare l’ambiente. Com’è possibile? I giovani studenti dell’Istituto Tecnico Industriale L. Bucci di Faenza, che l’alcol l’hanno messo non nel bicchiere, bensì nel serbatoio della macchina. Nello specifico di Spirit-Clipper, un nuovo prototipo di autovettura alimentata a E100, ovvero etanolo puro.Di piccole dimensioni, ha una carrozzeria leggera in fibra di carbonio e acciaio (pesa in tutto 53 kg) e un motore Honda di 35 cm cubi, con una velocità massima di 45 km orari. «Per realizzarla abbiamo utilizzato un motore di piccola cilindrata, preso da un decespugliatore, modificato nei parametri in modo che potesse essere alimentato ad alcol», spiega Simone Gambi, uno dei 30 studenti del Bucci di Faenza che a fine maggio gareggerà sul circuito tedesco. «Così com’è stato progettato, il nostro prototipo dovrebbe percorrere 1.000 km con un litro di etanolo»
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