Ognuno da solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole
ed è subito sera
Spiegazione:Ognuno sta solo al centro del suo territorio o al centro della sua città, allorché è colpito dalla illusione della felicità, dal raggio del sole che subito tramonta, e arriva la morte che porta via la vita e cancella ogni cosa. È il tema della solitudine insita in ogni uomo. Ognuno è solo con se stesso, anche se vicino agli altri. La solitudine si affievolisce, ma non scompare quando l’uomo trova l’amore di una donna e l’amore dei figli. Ma anche nelle migliori condizioni possibili egli è sempre solo: se si ammala è lui a soffrire e se muore è lui a morire. Gli altri possono fare molto, possono lenire le sofferenze ma non debellarla e non possono salvarle dalla malattia o dalla morte. Ogni uomo è solo con se stesso mentre si illude di poter capire la vita e si inganna di afferrare la felicità. Subito arriva la morte che rapina ogni illusione e ogni felicità.
Buonasera a tutti. Dopo tante cose "brutte" prima ho pubblicato il razzismo poi "il maltrattamento degli animali" , ho voluto concludere con una della poesia di Salvatore Quasimodo tratto da "Acque e Terre". Sebbene la poesia è composta da sole 3 righe è piena di significato , è una delle poesie che mi piace di più , mi piace anche " Ho sceso le scale dandoti il braccio" di Eugenio montale , poi la pubblicherò. Dopo tante cose brutte che ci sono nel mondo ricordiamoci anche delle cose belle come le poesie e tante altre cose
9 commenti:
"ED E' SUBITO SERA" è la Bohemian Rhapsody della poesia italiana e Quasimodo spacca come Freddy Mercury!
PREMIO PER TE!!!!!!!!!!
questo si che è bello
la poesia io la interpreto diversamente.
per me rappresenta l'impegno della vita, che ci corre via veloce proprio quando siamo piu' coinvolti dalle nostre cose.
le giornate avvolte ci sembrano brevi per la dinamicita' degli impegni a cui siamo chiamati.
spesso le aurore ci sembrano fulminee e si trasformano immediatamente in tramonti per l'intensita' del nostro vivere quotidiano.
viene poi la sera, dove ci attende il meritato riposo.
staccarsi poi in maniera definitiva dalla vita, non ci deve spaventare se in essa abbiamo bene operato.
è vero, ci accaniamo per non sentirci soli, cerchiamo la presenza di altri, imitiamo gli altri per sentirci un gruppo, ma è tutto vano.... facciamo sempre a pugni solo con noi stessi....
ciao Adriano
scusa per il ritardo nella risposta e nel commento, ma ho avuto e ho tuttora qualche rogna con Internet e la Telecom....
ti linko fra i blog amici... ciao!
tra parentesi....
a me Quasimodo non fa impazzire, ma se ti piace il genere ermetico prova a leggere qualcosa di Kikuo Takano, non un ermetista ma certamente un poeta vicino per sensibilità ed estro a Quasimodo (e che mi piace di più, perché lo trovo meno artefatto...).
altri grandi nomi?
Gregory Corso
Allen Ginsberg
Simon Armitage
Tony Harrison
anche se la poesia breve più bella del mondo secondo me è: "An Irish Airman Foresees His Death" di W. B. Yeats
ciaooo!
buon inizio settimana e mese
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Bella...però bisogna saper volersi bene e rimanere in silenzio con se stessi a volte non è una tragedia perchè da lì parte tutto...
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