23 aprile 2009

G8 di Luglio a L'Aquila

La prossima riunione del G8, programmata a luglio nell'isola sarda della Maddalena, sarà spostata a L'Aquila. La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri che si è svolto in via eccezionale nel capoluogo abruzzese. Il premier Silvio Berlusconi ha motivato questa decisione con il fatto che in questo modo si risparmierebbero denaro e risorse che potrebbero essere utilizzati per la ricostruzione. In questo modo, ha aggiunto Berlusconi, si porterebbe l'Abruzzo al centro dell'attenzione mondiale. Il governo italiano contatterà ora gli altri Paesi partecipanti per valutare la loro disponibilità. L'utilizzo del complesso monumentale della Maddalena che avrebbe dovuto ospitare la riunione dei leader, ha detto il premier, avrebbe comportato un costo di 220 milioni di euro; soldi che potranno essere risparmiati utilizzando invece la scuola della Guardia di Finanza di Coppitto che, anche per le proprie caratteristiche, si presterebbe ad ospitare il vertice. Il Consiglio dei ministri, durato due ore, ha anche dato via libera al decreto legge per stanziare le risorse in favore delle zone terremotate dell'Abruzzo. Il provvedimento mette a disposizione un totale di otto miliardi di euro, di cui 1,5 per fronteggiare l'emergenza e 6,5 miliardi per la ricostruzione. A questo proposito, il capo del governo ha spiegato che «sono state individuate 15 aree dove intervenire con piastre di cemento armato capaci di sopportare scosse sismiche: su queste piastre saranno edificate case sicure, con verde e alberi». Il testo varato dal Cdm prevede anche che le donazioni che verranno fatte da imprese e privati a favore degli interventi post-terremoto siano deducibili dalle tasse. E' stato specificato però che le erogazioni liberali scontabili sono quelle fatte «per il tramite della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento protezione civile ovvero da altri enti appositamente individuati». Non solo: gli studenti universitari saranno esonerati dal pagamento delle tasse per il periodo 2009-2010. «Per la prima volta si affronta un evento del genere senza aumentare la pressione fiscale - ha detto il premier commentando i provvedimenti adottati -. Gli otto miliardi saranno recuperati con spostamenti di spese, riduzione di sprechi e rimodulazione degli stanziamenti». Berlusconi ha poi annunciato di avere stilato una lista di 44 tra chiese e beni artistici e architettonici che saranno ricostruiti e restaurati con l'aiuto dei Paesi esteri che hanno dato la propria disponibilità ad aiutare l'Italia nella ricostruzione. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha poi spiegato che il decreto prevede lo stanziamento di 150.000 euro per chi vorrà ricostruirsi da sè la casa distrutta e 80.000 euro per chi invece ha una casa solo danneggiata. «Prevediamo - ha detto - 500 milioni di euro, e la domanda è per 700, per interventi per le abitazioni private. Ci sarà un conto corrente gratuito per 150.000 euro disponibili per ciascuno per la ricostruzione della casa». Nella gestione di questi fondi ci saranno Fintecna, Cassa Depositi e Prestiti e banche. «Puoi farti la casa come vuoi e può essere la ricostruzione della casa colpita o una casa nuova da un'altra parte», ha aggiunto il premier Silvio Berlusconi. «La tua casa te la metti a posto tu, sei il direttore dei lavori, sei tu che sei padrone del tuo destino. Io non credo al fatto che siano tutti mafiosi fino a prova contraria. Non credo alle attività criminali di un piastrellista che sistema una unifamiliare in Abruzzo. Se la casa non è distrutta ma solo danneggiata il contributo sarà di 80.000 euro», ha detto inoltre Tremonti, che ha poi spiegato che non verrà utilizzata la leva del 5 per mille per reperire le risorse: «Quando ho fatto l'ipotesi del 5 per mille - ha spiegato - non era per togliere al volontariato ma per aggiungere qualcosa per l'Abruzzo. La scelta successiva è stata quella di rinunciare a questa misura perchè la vena polemica radicalizza tutto. Se alla fine ci potevano essere più soldi e ce ne saranno meno si ringrazino i polemici della politica». Tremonti ha infine annunciato che è stata avanzata a Bruxelles la richiesta di fare dell'area terremotata una «zona franca urbana» esente da tributi. Dal Pd non ci sono barricate alla decisione di spostare il vertice del G8. «Capisco che la scelta è molto simbolica, e capisco anche che contribuirebbe a tenere accesa l'attenzione sull'Abruzzo - ha detto il segretario del Pd, Dario Franceschini - Tuttavia, spero che il governo tenga conto che questa decisione non deve intralciare l’esigenza primaria della ricostruzione». «Se i fondi messi a disposizione dal governo per la ricostruzione sono soldi veri e non carta elettorale - ha detto invece il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro -, sono benvenuti. Noi dell'Italia dei Valori eserciteremo al meglio il nostro compito affinchè siano spesi bene, senza sprechi, senza approfittamenti e senza nepotismi. Finora, ogni volta che il governo ha promesso lo stanziamento di fondi, ora per le infrastrutture, ora per gli ammortizzatori sociali, si trattato sempre di una mera partita di giro, di un gioco delle tre carte, di soldi presi da una parte e messi da un'altra». Totale chiusura invece da Sinistra e Libertà: «Spostare il G8 in Abruzzo è irresponsabile - ha detto Paolo Cento -. Non va fatto nè alla Maddalena nè nelle terre martoriate dal terremoto: piuttosto il governo pensi a investire i 400 milioni di euro che servono per il summit (Cento e Berlusconi citano due cifre differenti, ndr) nella ricostruzione delle città colpite dal sisma».

1 commento:

Anonimo ha detto...

sei sempre super informato, vedo!! bravo bravo!!ma non trovi mai tempo per passare da me!!!!!!!!!! male, molto male:)