10 aprile 2009

L'Italia piange i suoi morti

Il giorno del dolore, per l'Abruzzo e per l'Italia intera. Si sono svolti presieduti dal segretario di Stato vaticano, monsignor Tarcisio Bertone, i funerali solenne per le 298 vittime del terremoto in Abruzzo Nel piazzale della Caserma della Guardia di Finanza, a Coppito, 205 bare ed una folla di amici e parenti in lutto. Per consentire lo svolgimento dei funerali, nel giorno del Venerdì Santo in cui la Chiesa ricorda la crocefissione di Gesù, era arrivata la dispensa straordinaria del Papa. La cerimonia è stata concelebrata anche dall'Arcivescovo metropolita dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari e da tutti i vescovi dell'Abruzzo e del Molise. Nella parte finale del funerale, il cardinal Bertone ha benedetto le vittime del terremoto del 6 aprile scorso, aspergendole con l'acqua santa insieme al vescovo dell'Aquila. Poi le vittime sono benedette con l'incenso. Alla fine l'imam Bashan Mohammed Nour ha letto un pensiero per le sei vittime islamiche del terremoto d’Abruzzo. «Nel nome del Dio unico che ha creato cieli e terra, uomini e donne unedoli in un’unica grande famiglia che vive insieme l’esperienza della vita e che in questi giorni ha vissuto insieme l’esperienza della morte, poichè tutto fa parte del grande disegno divino, ci troviamo qui oggi - ha detto - a condividere il dolore per tutti i fratelli, le sorelle, i giovani e i bambini vittime del sisma che ha ferito al cuore l’Abruzzo e l’Italia intera». I soccorritori hanno trasformato il piazzale della Caserma della Guardia di Finanza in una chiesa a cielo aperto. Tanta, tantissima la gente presente. Erano infatti migliaia le macchine affluite presso la scuola delle Fiamme Gialle. Una lunghissima colonna di auto che si era formata dall'uscita dell'autostrada A24 fino alla caserma in cui alla fine hanno trovato posto migliaia di persone, 8.000 secondo fonti della centrale operativa. Per il lutto nazionale proclamato per il sisma in Abruzzo, la strada da Roma fino alla caserma di Coppito (L'Aquila), è stata costellata di bandiere a mezz'asta. Vessili calati a Roma, sul Raccordo Anulare, all'ingresso dell'autostrada e poi arrivando a L'Aquila, fino alle tre bandiere (il tricolore, quella dell'Unione Europee e quella delle Fiamme Gialle) nel grande piazzale all'interno della caserma. Durante i funerali, si sono verificati diversi malori fra i parenti che assistevano alla cerimonia. Una giovane donna, in particolare, è stata portata via con l'ambulanza. Le sedie del settore autorità predisposto all'interno della caserma della Guardia di Finanza erano al completo. Insieme al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, erano presenti il presidente del Senato, Renato Schifani, quello della Camera, Gianfranco Fini, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, accompagnato dai sottosegretari alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e Paolo Bonaiuti e dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Nell'enorme piazzale erano presenti anche il presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi e il vicepresidente della commissione Europea, Antonio Tajani. Numerosi anche i rappresentanti dell'opposizione: dal segretario del Pd, Dario Franceschini a Piero Fassino; dal segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero a quello dell'Unione di centro, Lorenzo Cesa.

1 commento:

Mirella ha detto...

è stato veramente un fatto triste... la mia solidarietà all'abruzzo...