13 maggio 2009

La Ferrari lascierà la F1


Per la prima volta da quando esiste (1950), al campionato mondiale di Formula Uno del 2010 non sarà presente la Ferrari. O meglio, la Ferrari non si iscriverà se, nel frattempo, non saranno cambiate le regole che la Fia ha deciso di introdurre. La Casa di Maranello ha infatti confermato la propria opposizione al nuovo regolamento della Federazione internazionale dell'auto e non intende iscrivere le proprie vetture al mondiale del prossimo anno se non cambieranno le regole. Lo ha comunicato la Ferrari al termine del consiglio di amministrazione (cda) che ha analizzato le prospettive e le regole della Formula Uno. Domenica scorsa anche la Toyota aveva reso noto che, con le regole attuali, la casa giapponese non si sarebbe iscritta al mondiale 2010. Il cda «ha esaminato gli svilupi legati alle recenti decisioni prese dalla Federazione nel consiglio straordinario del 29 aprile 2009 nonostante questa riunione fosse stata inizialmente convocata solo per una questione disciplinare», dice in una nota ufficiale la Ferrari. «Tali decisioni prevedono - per la prima volta nella storia della Formula 1 - un campionato 2010 con un doppio standard regolamentare, basato su regole tecniche e parametri economici arbitrari. Il cda ritiene che se questo sarà il quadro normativo della futura Formula 1, verrebbero definitivamente meno le ragioni che hanno motivato la presenza della Ferrari nel campionato mondiale durante sessanta edizioni, unico costruttore ad avervi ininterrottamente partecipato fin dalla sua istituzione nel 1950». Prosegue poi la nota: «Il cda ha anche espresso disappunto per il metodo seguito dalla Fia nell'adottare decisioni così gravi rifiutando un'effettiva concertazione con i costruttori e i team; ciò è avvenuto in spregio alle regole di governance che hanno contribuito allo sviluppo della Formula 1 negli ultimi 25 anni, nonché a chiari impegni contrattualmente assunti con la Ferrari dalla Federazione stessa in materia di stabilità regolamentare. Norme uguali per tutti, stabilità di regolamenti, continuità del metodico e progressivo lavoro di diminuzione dei costi da parte della Fota (associazione dei costruttori, ndr) e governance della Formula 1 sono le priorità per il futuro. Se questi presupposti indispensabili non saranno rispettati e se i regolamenti decisi per il 2010 non cambieranno, la Ferrari non intende iscrivere le proprie monoposto al prossimo campionato del mondo di Formula 1. La Ferrari confida che i tanti tifosi nel mondo comprenderanno come questa dolorosa scelta sia coerente con il comportamento che la scuderia ha sempre tenuto nel difendere i valori sportivi e tecnici dell'automobilismo e della Formula 1 in particolare. Il cda ha infine dato mandato al presidente di esaminare le sedi e i modi più opportuni per tutelare gli interessi della società». Bernie Ecclestone, patron del Mondiale, è sicuro che alla fine si troverà un accordo. «La Ferrari non è stupida - ha dichiarato al Times. - Non vogliono lasciare la Formula Uno e noi non vogliamo perdere la Ferrari, per cui si troverà un accordo». Ecclestone ha anche detto che le prospettive che vi sia un mondiale a due livelli «sta lentamente scomparendo

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