20 ottobre 2009

I Bus che si ricaricano alla fermata

Le pensiline si trasformano in stazioni di rifornimento elettrico per bus che si muovono in città grazie a batterie in grado di ricaricarsi in pochi istanti. Non è fantascienza, ma ciò che avviene da qualche mese su una linea di trasporto di Shangai,i cui veicoli sono alimentati grazie a dei supercondensatori al carbone attivo, detti ultracapacitor. Una tecnologia pronta all’uso, in grado di migliorare la qualità dell’aria.In realtà gli ultracapacitor esistono da una quarantina d’anni, ma le loro dimensioni erano troppo grandi per consentire una loro applicazione nel settore dei trasporti.Gli ultracapacitor non sono in grado di accumulare molta energia ( hanno una densità energetica di 6 wattora per chilo, contro i 200 wattora di una batteria agli ioni di litio) e si scaricano abbastanza rapidamente. Per il momento, quindi, non sono quindi adatti ad alimentare le auto private (nonostante siano già stati costruiti dei prototipi), perché dovrebbero far rifornimento circa ogni 3 chilometri.Tuttavia, alcune industrie automobilistiche come Foton America casa produttrice degli autobus che si spostano lungo le strade di Shanghai, hanno pensato di applicare la stessa tecnologia al trasporto pubblico.Restano alcuni limiti: l’accelerazione rimane debole e i bus riducono la loro autonomia del 35% quando si accende l’aria condizionata. Ma al Mit stanno lavorando per aumentare la densità energetica degli ultracapacitor, che in un futuro non lontano potrebbero quintuplicare la loro capacità di immagazzinare energia e consentire un uso ancora più esteso nel settore dei trasporti, abbattendo il numero delle stazioni di servizio.

1 commento:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Pur con tutti i limiti degli inizi, mi sembra una strategia che sia giusto continuare. Spero che sia vincente e che magari in un futuro non lontano questa tecnologia sia anche importata da noi.