Il futuro è nostro, riprendiamocelo». È lo slogan di uno dei tanti striscioni degli studenti italiani che sono scesi in piazza in 50 città italiane in occasione della Giornata internazionale del diritto allo studio. L'iniziativa quest’anno viene rappresentata con la frase «Education is not for sale»: la scuola non è in vendita. In Italia ci sono stati almeno 50 cortei, e poi presidi e occupazioni simboliche. E non sono mancati scontri e momenti di tensione, in particolare a Milano. Ma anche a Torino c'è stato un lancio di uova contro il ministero e l'occupazione del rettorato, mentre numerose città sono rimaste paralizzate per il traffico. A Milano 4 studenti fermati durante il corteo partito da largo Cairoli. Per due di loro le manette sono scattate in Questura. I due simpatizzanti del centro sociale Cantiere sono finiti in manette, secondo le prime indiscrezioni, per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, mentre una ragazza, anche lei nota esponente dell'antagonismo milanese, e un quarto giovane sarebbero denunciati a piede libero per gli stessi reati. Proprio nelle fasi iniziali della manifestazione ci sarebbero stati una serie di scontri con cassonetti ribaltati e tafferugli tra studenti e poliziotti.
ps= Impossibile commentare i "blog Amici" mi scuso con i lettori e con i blogger
p.s2= astento riesco ad aggiornare il mio
1 commento:
Ciao Aldo, tu pensa a studiare perchè sei il futuro di questo paese..per la protesta sono contenta, voi giovani dovete scendere in piazza e reclamare i vostri diritti..sempre!!
Buon studio
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