1 luglio 2009

Aumenta il bilancio dei morti nella strage di Viareggio

Sono 17 i morti della tragedia di Viareggio Alle 14 vittime registrate martedì si sono aggiunti due bambini ricoverati a Firenze e a Roma e un uomo, deceduto nel reparto di rianimazione dell'ospedale viareggino: era in condizioni gravissime. I due piccoli (quello ricoverato a Firenze aveva 2 anni e mezzo) avevano entrambi ustioni sul 90% del corpo. Nel policlinico di Lido di Camaiore sono ricoverate sei persone, di cui una in rianimazione, altri cinque feriti sono in altri reparti (due in pediatria). Gli altri feriti sono ricoverati in altri ospedali: cinque a Pisa, tre a Torino, Milano, Genova, due a Cesena e Carrara, uno a Massa, Parma, Padova. Continuano intanto le ricerche dei dispersi. All'appello dovrebbe mancare una sola persona, ma secondo testimoni sotto le macerie potrebbero esserci due persone. La Regione Toscana ha chiesto lo stato di emergenza nazionale e di attivare in tempi brevi le risorse necessarie per gli interventi di ricostruzione. Il presidente Claudio Martini ha inviato una lettera a Guido Bertolaso, capo del dipartimento della Protezione civile per chiedere un intervento tempestivo. Sul luogo del disastro vanno avanti gli interventi di messa in sicurezza. Nella notte i vigili del fuoco hanno svuotato sei cisterne cariche di gpl. Le operazioni alla stazione di Viareggio andranno avanti probabilmente per tutta la giornata, perché dei quattro vagoni che si sono rovesciati sui binari tre sono ancora carichi di gpl: sarà la fase più delicata dell'operazione. Va avanti l'inchiesta della magistratura per scoprire le cause del disastro. Il ministro dei Trasporti Altero Matteoli ha riferito alla Camera che un asse del carro cisterna da cui è fuoriuscito il gpl che ha provocato l'esplosione si è spezzato e la superficie di rottura presenta «un aspetto liscio con tracce di ruggine». Il ministro ha spiegato che sono stati condotti i primi accertamenti su una «sala montata» (vale a dire il complesso composto dall'asse e delle ruote) del primo carro, quello che si è ribaltato. L'asse si è spezzato nella parte che sporge dalla ruota (il "fusello"), coperta dalla boccola, la quale consente all'asse stesso e alle ruote di girare. La sezione di rottura, ha detto il ministro, ha evidenziato una «cricca esterna», cioè una fenditura sottile e profonda, «che ha portato la sezione esistente a ridursi notevolmente fino al totale cedimento». La superficie di rottura, poi, è «liscia con tracce di ruggine». In presenza dell'autorità giudiziaria, ha affermato ancora Matteoli, «è stato aperto il coperchio della boccola che si è distaccata, per rilevare la sigla presente sulla testata del fusello, relativo agli ultimi ultrasuoni eseguiti sull'asse». Questi controlli con gli ultrasuoni servono proprio a verificare l'integrità dell'asse. La notte è trascorsa tranquilla per i circa mille sfollati, di cui 300 ospitati in case di amici, alberghi messi a disposizione dal Comune, nella palestra di una scuola dove è stata allestita anche una mensa, o nella tendopoli alzata davanti al Comune. Chi abita nella "zona rossa", confermano dalla protezione civile, non potrà tornare nelle proprie case fino a quando il gas che si trovava nei vagoni cisterna non sarà stato travasato completamente.

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