9 luglio 2009

Via libera! al festival hard a Venezia

Il pd Massimo Cacciari, contrario all’approdo a Venezia di Erotica 2009: «Por­terebbe alla rimozione dei freni inibitori». Dall’altra un nugolo di pornostar, da Milly D’Abbrac cio a Vittoria Risi, da Valentine Demy a Sofia Gucci, paladine del festival dell’hard giunto alla sua 15a edizione: «Cacciari ven ga a vederci e capirà che non c’entriamo niente con la prosti tuzione ». In mezzo una batta glia a colpi di ordinanze e ricor si conclusasi ieri, parrebbe, con una sentenza del Tar e il via libe ra alla manifestazione: la fiera del sesso si terrà da oggi a do menica a Marghera. Come da programma. Unica prescrizione (comunicano gli organizzato ri): il versamento di 10.000 eu ro nelle casse comunali per i servizi di polizia municipale. Ul timo ostacolo da superare (sot tolinea il comandante dei vigili Marco Agostini): l’esame di agi bilità della tensostruttura, la stessa usata per i concerti dei grandi, prevista per oggi. La polemica è iniziata una de cina di giorni fa. Dopo Roma e Bari hanno confermato la tappa a Venezia. Ma dalla muni cipalità di Marghera, in prima linea il presidente di Rifonda zione Renato Panciera, si è leva to un altolà: «Quella manifesta zione compromette il nostro la voro anti-prostituzione». Dello stesso parere la Cgil donne. Il sindaco Cacciari ha così raccol to i malumori. Prima ha prova to a traslocare la fiera al Terra glio scontrandosi con i residen ti. Lunedì sera ha firmato un’or dinanza con la quale ha negato alla Geat Srl la licenza di pubbli co intrattenimento. Le motiva zioni del divieto: «tutelare le condizioni di vivibilità dell’abi tato di Marghera» e scongiura re «un potenziale pericolo per la sicurezza urbana». Vale a di re: «La manifestazione — si leg ge — può attrarre numeroso pubblico. E per le sue peculiari caratteristiche, prevedendosi 'l’attiva partecipazione degli spettatori', è inevitabile l’attiva zione di meccanismi di rimozio ne dei freni inibitori». Il riferi mento va quindi alla «settanti na di prostitute presenti nella stessa zona e nello stesso ora rio » della manifestazione. E agli alti costi del servizio di vigilan za «che resterebbe a carico del­l’amministrazione comunale». L’ordinanza ha incassato le critiche degli «assessori rosa» della giunta Cacciari: da Laura Fincato a Mara Rumiz. Ma an che di Vladimir Luxuria, Tinto Brass. Quindi è stata impugna ta dagli organizzatori che han no presentato ricorso al Tar del Veneto puntando sul «ruolo di censore» assunto dal sindaco in base ai nuovi poteri: «L’ordi nanza segna il passaggio dallo stato di diritto allo stato etico», ha affermato il portavoce Emilio Magliano. I tempi per un ricorso al Consi glio di Stato non ci sono: «Trop po intelligente, Cacciari, per in filarsi poi in questa strada», ha detto l’assessore ai Lavori pub blici Laura Fincato, parlando di «boomerang culturale». «Non capisco ma mi adeguo». Questa mattina Erotica 2009 si troverà però a dover affrontare l’esame di agibilità. Quindi a garantire alcune prescrizioni di ordine pubblico. «Ad esempio che l’uscita delle 'artiste' — 'tra vir­golette', sottolinea Agostini — non sia la stessa del pubblico». Come dire: la partita non è an cora del tutto chiusa.

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