24 luglio 2009

Sardegna, ancora focolai attivi

È iniziata un'altra giornata di emergenza sul fronte incendi in Sardegna. I roghi che giovedi hanno interessato tutte le provincie della regione, tranne che quelle di Cagliari e dell'Ogliastra, hanno registrato numerose riprese fin dalle prime ore del mattino. Riprese favorite dalle alte temperature, definite «record», e dal forte vento di maestrale. E solo dopo ore si è arrivati e tenere sotto controllo le fiamme. Sono confermati focolai attivi nelle zone di Berchideddu, Azzanì, Pozzomaggiore, Semestene, Bonorva, Cargeghe e Ossi. È stato, invece, circoscritto il rogo nella zona di Platamona, alle porte di Sassari. La Coldiretti intanto ha chiesto che venga proclamato lo stato di calamità naturale per le zone colpite dagli incendi. Sabato i funerali di Mario Piu e Antioco Serra, le due vittime di questi giorni. Una delle zone più colpite anche in queste ultime ore resta il sassarese, dove giovedì si sono contati due morti: a Pozzomaggiore, dove un allevatore, Mario Piu, 58 anni, è rimasto carbonizzato mentre tentava di mettere in salvo il proprio gregge, e a Mores, dove è morto stroncato da un malore mentre scappava dalle fiamme un altro allevatore, Antioco Serra, 57 anni. Altri roghi stanno riprendendo nelle zone già percorse nel Nuorese, in Gallura, nell'Oristanese, in particolare nei pressi del Monte Arci, e e nel Sulcis, Flumini Maggiore e Arbus. Sul posto hanno operato per ore i Canadair della Protezione civile e i mezzi regionali antincendio oltre a un esercito di 1.500 uomini, tra vigili del fuoco, Corpo forestale, Ente foreste e volontari. «Le alte temperature e il cambio di vento, da scirocco a maestrale, ci dicono che anche oggi sarà una giornata difficile» ha sottolineato il direttore generale del servizio di Protezione civile della Regione Giorgio Cicalò.Ora la situazione in Sardegna tuttavia è sotto controllo. Tutti gli incendi sono stati spenti ma, soprattutto a causa delle alte temperature, c’è il rischio di nuovi focolai, da un momento all’altro, per questo i vigili del fuoco presidiano il territorio: «Questa mattina all’alba i mezzi aerei e gli uomini a terra hanno spento gli ultimi focolai in tutte le aree che ieri sono state percorse dal fuoco e sono in fase di bonifica, non ci sono focolai particolarmente attivi», spiega il direttore regionale dei vigili del fuoco Sergio Mistretta, avvertendo: «Purtroppo la temperatura molto alta c’è il rischio che la brace covi sotto la macchia mediterranea ed è possibile una recrudescenza». Quindi «per adesso in Sardegna la situazione è sotto controllo ma a causa delle elevate temperature e soprattutto quando si alzerà il vento, ci lascia in preoccupazione, massima allerta che durerà fino alla normalizzazione delle condizioni ambientali. Il raddoppio del turno è stato disposto sine die, speriamo che tra domani e dopodomani calino le temperature». Mistretta rassicura riguardo ai pericoli per la popolazione: «I residenti non corrono rischi perchè i paesi non sono mai veramente minacciati. In caso di incendio turisti invece devono stare in spiaggia: è il luogo più sicuro non devono assolutamente allontanarsi, prendere la macchina e fuggire, rischiano di andare in braccio alla fiamme. Così è successo per le vittime degli incendi nell’ultimo ventennio. La paura non deve prendere il sopravvento - raccomanda - e devono restare in spiaggia».

1 commento:

Pupottina ha detto...

da appena un minuto, siamo ufficialmente amici su facebook ;-)

buon inizio settimana
^__________________^