Coppola, sigaro e fazzoletto davanti al volto come i rapinatori: i deputati e i sostenitori dell’Italia dei Valori protestano così davanti Montecitorio contro l’approvazione dello scudo fiscale il cui voto definitivo, inizialmente atteso per le 15 di giovedì, è slittato alle 13 di venerdì. La decisione, presa dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, accogliendo la richiesta di Pd, Udc e Idv e dopo avere sentito i capigruppo, dovrebbe scongiurare il ricorso alla cosiddetta «ghigliottina», ovvero la messa ai voti del provvedimento indipendentemente dalla conclusione della discussione in aula. Un'ipotesi, questa, che era stata evocata dallo stesso Fini per evitare di dare al capo dello Stato tempi troppo stretti per la firma delle nuove norme, che da sabato sarebbero altrimenti decadute (i decreti del governo restano in vigore per 60 giorni, se in questo intervallo non sono convertiti in legge dal Parlamento, decadono). Un appello che l’Idv rivolge «con la dignità di una forza politica che già sarebbe riuscita a fermare questa legge, se al momento del voto sulle pregiudiziali di incostituzionalità tutte le opposizioni fossero state presenti in Aula». Ora resta solo «l’ultimo baluardo», cioè il Capo dello Stato, per riuscire a fermare una legge che - insiste Di Pietro - fa sì che «soldi che provengono da delitti, possano essere utilizzati. Finora era vietato dal 648 comma bis e comma ter del codice penale, ora si introduce il 648 comma Silvio».
1 ottobre 2009
Giorgio non firmare!
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1 commento:
Bello questo video, buon pomeriggio Adriano!
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