
Una regola vale per tutti: l’aggressore, per quanto potente sia, non potrà mai allenare collo, occhi e genitali. È nei punti deboli che si deve colpire per farla franca. Per il resto, dalle arti marziali ai metodi di attacco dell’esercito israeliano, le tecniche e i corsi di difesa personale sono diversi tra loro e hanno un successo crescente. Come se nel privato Milano (ma lo stesso succede anche a Roma, Padova e Torino) stesse in assetto da guerra, affilasse le armi. Riguarda le donne, soprattutto – non è più una novità – ma negli ultimi tempi anche i cittadini più piccoli. Sono i genitori a chiedere che i propri figli vengano preparati a non subire le aggressioni e a contrattaccare, davanti a bulli e malintenzionati. Molti istruttori vengono chiamati dagli stessi istituti scolastici e altri creano workshop ad hoc dedicati ai minori.
1 commento:
sì, ho delle amiche che praticano questo sport.... io no
mi sembra troppo maschile....
buon inizio giornata ^_______^
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