
Oggi negli Stati Uniti la produzione di energia solare costa meno di quella nucleare. Lo afferma un articolo pubblicato il 26 luglio sul New York Times, che riprende uno studio di John Blackburn, docente di economia della Duke University. Se si confrontano i prezzi attuali del fotovoltaico con quelli delle future centrali previste nel Nord Carolina, il vantaggio del solare è evidente, afferma Blackburn. «Il solare fotovoltaico ha raggiunto le altre alternative a basso costo rispetto al nucleare», spiega Blackburn, nel suo articolo Solar and Nuclear Costs - The Historic Crossover, pubblicato sul sito dell’ateneo. «Il sorpasso è avvenuto da quando il solare costa meno di 16 centesimi di dollaro a kilowattora» (12,3 centesimi di euro/kWh). Senza contare che il nucleare necessita di pesanti investimenti pubblici e il trasferimento del rischio finanziario sulle spalle dei consumatori di energia e dei cittadini che pagano le tasse.
2 commenti:
Adriano
Ho fatto una ricerca sul del'energia .. che ho capito e che il nucleare è un tipo di fonte energetica inesauribile, con questa si intende l'energia che viene rilasciata quando un nucleo atomico subisce una qualche trasformazione.
Il primo a scoprirlo fu lo scienziato Einstein, che scoprì che da una piccola massa di materia si poteva ricavare una grandissima quantità di energia.
Il nucleare, da un po’ di tempo a questa parte, è visto come una soluzione ad ogni problema
energetico, un probabile sostituto di fonti rinnovabili (solare, eolico,.. ecc), e soprattutto un rimedio per l’emissione di Co2 (anidride carbonica) che danneggia l’atmosfera terrestre, emesso dalle centrali di carbone e petrolio.Da un sondaggio di “repubblica” risulta che solo il 19% della popolazione italiana è favorevole al nucleare, mentre il 68% è contro ed il restante non si esprime. Questo perché?
Il nucleare, dalla maggior parte delle persone viene associato alla bomba atomica o al recente disastro di Cernobyl , ad una arma e ad un pericolo costante per la vita. Ma facendo un esame più approfondito esso può servire anche per un aiuto contro l’inquinamento, se gestite bene , infatti, le centrali nucleari non sono né inquinanti ne’ pericolose; renderebbero il paese meno dipendente dall’esportazione di petrolio, che come sappiamo, è la causa di tantissime guerre tra paesi, per esempio la guerra tra Stati Uniti e Iraq che si vocifera sia nata per questo motivo.
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lINA
....Perché, inoltre molte persone che fanno parte di leghe ambientaliste come la Greenpeace, hanno deciso di essere a favore del nucleare? Un fondatore della Greenpeace, Moore, afferma che l’inquinamento del globo è dovuto soprattutto alle centrali a carbone; che sono 600 solo negli Stati Uniti, e producono il 10% di anidride carbonica, il principale gas serra; oltre a ciò nelle miniere di carbone oggigiorno muoiono all’anno circa 5000 persone, oltre all’accertata emissione di radioattività emessa dalle stesse centrali. In sintesi Moore, rimanendo d’accordo all’utilizzo di fonti rinnovabili, quali il sole, il vento e l’acqua, sostiene che fino a quando queste fonti non saranno pronte per soddisfare il nostro fabbisogno energetico il nucleare rimane la soluzione migliore. Ma Moore non è l’unico “pentito” infatti ci sono anche: Stephen Tindale, ex direttore di Greenpeace; Lord Chris Smith di Finsbury, presidente dell'Agenzia sull'ambiente; Mark Lynas, autore di "Sei gradi", considerato "libro scientifico dell'anno" della Royal Society e Chris Goodall, un attivista del Green Party e futuro candidato al Parlamento.
I quattro appoggiano l'idea che la costruzione di nuove centrali nucleari sia un imperativo e che ritardare la costruzione potrebbe gravemente compromettere l'impegno nella lotta alle emissioni di anidride carbonica e il traguardo di ridurle dell'80 per cento entro il 2020.Ultimamente, in Italia soprattutto, si è parlato molto del nucleare, dopo l’accordo siglato tra il premier italiano Silvio Berlusconi e il presidente francese Sarkozy, che prevede una cooperazione tra Francia e Italia per quanto riguarda la produzione di energia atomica, l’Italia si è impegnata nella costruzione di quattro centrali atomiche.
Infatti questo ha provocato molte discussioni tra i cittadini italiani, che come si può notare dai vari sondaggi sono la maggior parte contrari.
Prima di tutto bisogna considerare i tempi di costruzione delle centrali, che vanno dai sette agli otto anni ed il tempo che ci vorrebbe per convincere i vari paesi d’Italia ad ospitarne una, difatti secondo un sondaggio sempre di “Repubblica” il 70% degli italiani non è disposto ad ospitare una centrale atomica.
Oltre al tempo, c’è da considerare anche il costo di queste centrali, che impegna molti milioni di euro; Ma il problema secondo alcuni, più grave e assolutamente irrisolto è lo smaltimento delle scorie, dove metterle? In Italia è stato fatto un nuovo decreto legge che
consento l’esportazione delle scorie, ma chi sarebbe disposto a ospitarle? Ad oggi è impossibile smaltire i rifiuti radioattivi in modo sicuro ed efficace senza recare danni all’ambiente e all’umanità intera, lo afferma anche Carlo Rubbia (premio nobel per la fisica), che oltre questo dichiara che il costo dell’elettricità non diminuirà.
Se tutto ciò è vero, perché non si impiega il denaro per scoprire ,inventare o migliorare altri tipi di fonti di energia non inquinabili e non pericolosi per la terra e per l’ambiente?
L’Italia votò in un referendum contro il nucleare nel 1987, influenzati forse da ciò che era accaduto un anno prima a Cernobyl la maggior parte dei cittadini votò contro, non conviene dunque riproporre vent’anni più tardi un nuovo referendum e coinvolgere non solo lo stato ma tutta la società?
Tu che dici?
UN ABBRACCIO
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