19 marzo 2009

Addio a Natasha Richardson


E’ morta giovedì a soli 45 anni Natascha Richardson, l’attrice appartenente alla dinastia dei Redgrave e moglie dell’attore Liam Neeson. L’interprete di «Patty Hearst» (1988), film dedicato alla nipote di un magnate della stampa sequestrata nel 1974 da un gruppuscolo terrorista della Sla (Armata di Liberazione Simbionese) era stata ricoverata 2 giorni fa in un ospedale di Montreal, in Canada, dopo un grave incidente sugli sci. Alan Nierob, portavoce della famiglia, in un comunicato ha detto: «Liam Neeson, i suoi figli e l’intera famiglia sono scioccati e devastati dalla tragica morte della loro amata Natasha. Esprimono la loro profonda gratitudine per il sostegno, l’amore e le preghiere di tutti e chiedono che sia rispettata la loro riservatezza durante questo difficilissimo momento». Martedì l’attrice aveva riportato un forte trauma cranico mentre sciava con un istruttore a Mont Tremblant. Liam Neeson, impegnato nelle riprese del suo ultimo film a Toronto, «Chloe» era volato subito al capezzale della moglie. Dichiarata morta cerebralmente, è stata trasferita a New York, dove i medici le hanno staccato la spina. Richardson, figlia dell’attrice britannica Vanessa Redgrave e del regista Broadway Tony Richardson, era nata a Londra l’11 maggio 1963, ma si è poi naturalizzata statunitense. Nel 1998 aveva vinto un Tony Award per la migliore attrice nel musical Cabaret e ha recitato in diversi film di Hollywood tra cui «Genitori in trappola» (1998) al fianco di un’allora 11enne Lindsay Lohan. Aveva sposato Liam Neeson nel 1994 dopo averlo conosciuto sul set del film «Nell». L’attrice lascia anche due figli, Micheal Richard Antonio, 13 anni, e Daniel Jack, 12.